mercoledì 16 ottobre 2013

Miti e leggende riguardo l'alcol nei cosmetici

Nella cosmesi ecobio trova largo impiego l' alcol Buongusto, ossia l'etanolo. 
Molte persone non vedono di buon occhio l'utilizzo di alcol nei cosmetici perché credono sia irritante e dannoso per la pelle, di conseguenza tendono ad evitare prodotti contenenti questo elemento. Tuttavia, secondo me, è necessario fare un po' di chiarezza sull'argomento perché l'alcol è tutt'altro che irritante, se utilizzato alle giuste percentuali.

Innanzitutto, c'è differenza tra alcool etilico ed alcool denaturato:
 - l' Alcool Etilico di colore trasparente è la denominazione dell'alcool puro usato per usi alimentari, venduto ad un volume del 95%. L'alcool alimentare è soggetto ad una forte tassazione per limitarne l'abuso;
- l'alcol etilico può essere anche denaturato: la denaturazione è un processo chimico grazie al quale l’alcol etilico, commestibile, viene reso imbevibile; in questo caso l'alcool denaturato viene utilizzato per altri scopi (industriali, di pulizia, detergenza, ecc. ). Se la tariffa degli alcolici da banco valesse anche per l’alcol usato per altri scopi, le industrie dovrebbero affrontare dei costi di produzione insostenibili. Ottengono invece una esenzione fiscale purché rendano appunto l’alcol imbevibile, denaturandolo.
L' Alcool Denaturato per uso Sanitario è colorato per la presenza di un colorante Reactive Red 24 (di colore Rosso) e di sostanze che lo rendondo di sapore sgradevole ed è venduto ad un volume del 96%.


L'alcool etilico alimentare in commercio è il prodotto della fermentazione di zuccheri ad opera di una famiglia di lieviti denominati saccaromiceti. Questi, in presenza di una fonte di zucchero, ossigeno ed acqua fermentano producendo alcol e anidride carbonica.
A seconda dell’origine degli zuccheri si otterrà un prodotto con caratteristiche organolettiche ed aromatiche lievemente diverse. Le principali fonti di carboidrati per la produzione di alcol sono i cereali (grano e mais), la barbabietola, e le patate.

L'ALCOL E' DANNOSO PER LA PELLE?
Qualche tempo fa si è diffusa la notizia secondo cui l'alcol nei deodoranti creava irritazione per cui molte persone hanno smesso di acquistare prodotti contenenti etanolo. 
In realtà, soluzioni alcoliche sono da sempre utilizzate per disinfettare la pelle, per fare frizioni ecc.. Lo stesso colluttorio, ad esempio, contiene una percentuale di alcol che serve a disinfettare il cavo orale, eppure, dopo un prolungato uso, la mucosa orale non ne risulta danneggiata. Non esistono in letteratura casi in cui l'alcol, perfino a concentrazioni elevate, abbia causato irritazioni.

E' vero che l'alcol puro a concentrazioni maggiori del 70% ha azione irritante su mucose e occhi, per esempio sulla pelle ha azione sgrassante perciò un contatto prolungato può seccare la pelle e causare dermatiti.
Tuttavia, queste percentuali sono molto elevate, per cui da qui a dire che l'alcol in ogni caso crea irritazione, c'è molta differenza.

Un cosmetico che contiene un 20% di etanolo, per esempio una lozione, non causa irritazione, è molto più probabile che siano i conservanti sintetici a causare danni alla pelle. Comunque è necessario aggiungere sostanze idratanti come oli vegetali per "tamponare" l'effetto disidratante dell'alcol, soprattutto se questo è presente in percentuali maggiori del 10%.

L'alcol nei cosmetici viene utilizzato principalmente per tre motivi: è un ottimo emulsionante, permette di conservare il cosmetico e infine, ma non meno importante, permette di apportare al prodotto i principi attivi idrosolubili delle piante. 
Mentre i principi liposolubili sono facilmente apportabili tramite gli oleoliti, quelli idrosolubili si possono aggiungere in maniera naturale solo con l'alcol. Spesso le marche famose utilizzano il glicole propilenico che è un derivato petrolchimico e quindi è ancora peggio dell'alcol!
I cosmetici contenenti acqua, inoltre, hanno bisogno di un conservante per poter durare nel tempo: secondo una vasta parte di spignattatori, il miglior conservante naturale è proprio l'alcol, nonché il più tollerato. Già a una percentuale del 7% conserva benissimo gran parte dei cosmetici. E' di gran lunga preferibile ai comunissimi parabeni, come conservante.
Infine, nelle preparazioni a freddo come i gel, aggiunto in fase B in percentuali variabili tra 1 e 3% ha una buona azione emulsionante. 

N.B.:
L'alcol è altamente infiammabile per cui va aggiunto in fase C a freddo e NON VA ASSOLUTAMENTE RISCALDATO, questo è fondamentale! 
La percentuale consigliata come conservante è del 7%, opportunamente calibrata da una buona dose di grassi per tamponare l'effetto disidratante. 
Negli shampoo e nei bagnoschiuma non è il conservante ideale (c'è una lunga discussione sul Forum di Lola), tuttavia è utilizzato da diverse marche (tipo Fitocose e Weleda) nelle creme.
E' sconsigliato l'uso in preparazioni per pelli molto secche, irritate e fragili.
Infine, se ne sconsiglia l'uso in preparazioni per il contorno occhi e per le parti intime.

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