L’ultima “impresa” in cui mi sono cimentata è stata
trasformare un olio vegetale in burro, processo che ho chiamato scherzosamente “burrificazione”.
L’idea è nata quando ho scoperto il burro
d’arancia acquistato su Dadalindo: inizialmente l’ho preso per pura
curiosità ma quando mi è arrivato a casa e l’ho provato me ne sono innamorata!
Ha una consistenza morbidissima,
cremosa, soffice, come se fosse il classico burro di latte vaccino, con un
paradisiaco profumo d’arancia. Spalmato sulla pelle si assorbe in meno di un
secondo e la lascia elastica e vellutata.
Ho voluto tentare un esperimento e ne ho messo un paio di grammi nel burro cacao per labbra che realizzo con burro di karité, olio di riso, olio di ricino e cera candelilla: è venuto un lip balm così delicato, cremoso, morbido, idratante e pure lucido che mi ha conquistata definitivamente. Un vero e proprio gloss super idratante!
Così ho deciso di informarmi per capire come è possibile
realizzare questo meraviglioso burro d’arancia: sull’INCI sono riportati olio
di mandorle dolci, olio essenziale d’arancio dolce, cera di arancia (derivata
dalla parte lipofila della buccia d’arancia) e olio vegetale idrogenato. Un po’
complicato da realizzare in casa, mi ha comunque dato lo spunto per provare un
nuovo (per me) esperimento, cioè trasformare un qualsiasi olio vegetale in un burro.
“Perché?” mi chiederete voi?
Innanzitutto per sfizio personale, in secondo luogo (ma non meno importante) perché mi serve un altro tipo di burro d’olio della stessa consistenza del burro d’arancia ma che non sia realizzato con un agrume (che è foto sensibilizzante per cui d’estate voglio evitare di inserirlo nel classico burro cacao per labbra) e.. che costi un pochino di meno degli esotici burri venduti da Dadalindo (se andate a dare un’occhiata troverete il burro di caffè, purtroppo non edibile!, burro di pistacchio, burro di tè verde e molti altri, con prezzi non proprio economici).
Innanzitutto per sfizio personale, in secondo luogo (ma non meno importante) perché mi serve un altro tipo di burro d’olio della stessa consistenza del burro d’arancia ma che non sia realizzato con un agrume (che è foto sensibilizzante per cui d’estate voglio evitare di inserirlo nel classico burro cacao per labbra) e.. che costi un pochino di meno degli esotici burri venduti da Dadalindo (se andate a dare un’occhiata troverete il burro di caffè, purtroppo non edibile!, burro di pistacchio, burro di tè verde e molti altri, con prezzi non proprio economici).
Ho cominciato quindi a cercare su internet qualche valida ricetta per realizzare la burrificazione ma non sono riuscita a trovare niente che mi convincesse a pieno così ho deciso di improvvisare (e, per ora, i risultati sono più che soddisfacenti).
Questa è la mia formulazione del burro d’olio:
-
Olio di riso 15gr
-
Olio di mandorle dolci 10gr
-
Olio di oliva 5 gr
-
Cetyl Palmitato 8gr
-
Cera candelilla 5gr
Ho messo gli ingredienti in un ciotolino di ceramica che poi
ho posto a sciogliere a bagnomaria, girando con un cucchiaio per far mescolare
bene i componenti. Una volta che le cere si sono sciolte ho tolto dal fuoco e
ho cominciato a frullare con le fruste
(quelle con cui si monta la panna da cucina) invece che col solito frullatore a
immersione: piano piano il burro si è chiarificato e ha iniziato ad acquistare
una consistenza solida, sebbene comunque sia rimasto molto morbido. Ho smesso
di montare quando il burro era chiaro e soffice e quindi ho travasato in un
contenitore, aiutandomi con una spatola di silicone per pulire bene ogni
residuo dalle fruste.
D’inverno probabilmente è meglio diminuire il cetyl palmitato a 5gr perché le basse
temperature tendono a far solidificare il burro, mentre d’estate questa
consistenza sarà più che soddisfacente.
Questi oli sono di facile reperibilità, sono molto idratanti
e emollienti, ma è possibile sostituirli con qualsiasi altro olio di vostro gradimento.
Per esempio, al posto dell’olio di mandorle dolci potete mettere l’olio di cocco della Khadì che è così
profumato da rendere questo burro irresistibile e perfetto per i capelli,
oppure al posto del cetyl palmitato potete mettere l’alcol cetilico.
Per quanto riguarda la consistenza vi consiglio di regolarvi con le cere secondo i vostri gusti, quindi se preferite un burro più solido aggiungete qualche grammo di cetyl palmitato oppure, se lo volete più morbido, ne togliete un pochino.
Per quanto riguarda la consistenza vi consiglio di regolarvi con le cere secondo i vostri gusti, quindi se preferite un burro più solido aggiungete qualche grammo di cetyl palmitato oppure, se lo volete più morbido, ne togliete un pochino.
Potete anche sostituire gli oli con gli oleoliti in base alle vostre esigenze: se volete un burro emolliente e cicatrizzante potete utilizzare l’oleolito di iperico e di limone, se lo volete antiossidante e anti radicali liberi (perfetto per l’estate) potete utilizzare l’oleolito di pomodoro, se lo volete particolarmente idratante e calmante potete utilizzare l’oleolito di camomilla, calendula e lavanda.
Quindi potete aggiungere gli oli essenziali in base alle vostre necessità, per esempio aggiungendo 0,2gr di olio essenziale di lavanda e 1gr di estratto di camomilla al burro realizzato con l’ultimo di oleolito citato (ovviamente dovete aggiungerli a freddo) avrete un composto estremamente idratante, lenitivo, calmante e emolliente da poter utilizzare sulle scottature, le irritazioni, le dermatiti da contatto (anche sul culetto dei bambini!); se volete un burro da applicare sulle ciocche di capelli utilizzerete l’olio di cocco e qualche goccia di olio essenziale di rosmarino e limone che sono lucidanti e rinforzanti, e così via.
Ho intenzione di utilizzare questo burro d’olio nelle
seguenti maniere:
-
Come componente del lip balm estivo
-
Preparandoci una maschera per capelli secchi da
applicare sulle ciocche umide
-
Aggiungendone qualche grammo alla crema corpo
-
Utilizzandolo puro come styling sulle punte dei
capelli prima di asciugarli
-
Mettendolo puro sulla pelle umida, in
particolare le ginocchia e i gomiti e sui punti dove mi screpolo maggiormente
-
Massaggiandolo sulle scottature solari estive
-
Applicandolo sulle ciocche umide in spiaggia per proteggere i capelli dai danni della
salsedine e dei raggi solari
E’ un vero e proprio balsamo
multi-uso facile, economico e veloce da realizzare. Io mi sono divertita
moltissimo!
https://www.facebook.com/ilmondoecobiodiSara
Nessun commento:
Posta un commento