domenica 3 agosto 2014

Un cosmetico autoprodotto è davvero migliore di uno realizzato da un'azienda cosmetica?

Negli ultimi tempi l'autoproduzione cosmetica è diventata una vera e propria pandemia a cui nessuno (così pare) riesce a sottrarsi.
In molti mi hanno scritto chiedendomi dove potersi documentare per cominciare a spignattare, e la mia risposta è sempre stata la stessa: se non conosci la chimica non vai da nessuna parte.
Ciò che le persone che si avvicinano a questo mondo non riescono a capire è che le conoscenze richieste per poter realizzare un cosmetico, anche una banalissima crema per il viso, sono numerose, vaste e complicate. Una chimica studiata al liceo non è sufficiente, spesso. Bisogna sapere che cosa è il pH, come si misura, come si regola; che cosa vuol dire "ossido-riduzione", che cosa è un'emulsione, come funziona un tensioattivo; bisogna riuscire a capire le modalità con cui le materie prime interagiscono, bisogna sapere perché certe materie prime non possono essere abbinate; bisogna sapere come funziona un conservante, come si usa, perché si usa, quali rischi microbiologici si corrono autoproducendo un cosmetico e mille altri problemi che l'utente medio neanche si immagina.

Non mi stancherò mai di accusare il web in generale e YouTube in particolare per la faciloneria con cui adesso le persone si accostano a questo mondo. L'autoproduzione, una vera e propria scienza, è stata barbaramente violentata, e anni e anni di studi di Cosmetologia sono andati a farsi benedire da volgari e imbarazzanti personaggi del web che si spacciano per formulatori esperti e provetti quando propongono una RICETTA in cui non c'è bisogno di misurare il pH perché tanto "l'ho già fatto io per voi" (storia vera, ahimé).
Già il termine RICETTA mi fa uscire di senno.. ma che stiamo preparando un dolce?! SI CHIAMA FORMULAZIONE E NON RICETTA! E' UN COSMETICO NON UN BISCOTTO!
I veri Formulatori hanno studiato ANNI sui libri, hanno faticato per arrivare a lavorare nei laboratori delle aziende mentre adesso, con il fenomeno dei tutorial su YouTube, si pretende di avere le stesse conoscenze e la stessa esperienza e di essere in grado di produrre un cosmetico alla stessa maniera. E non solo: si butta fango su questo pluriennale lavoro pretendendo di saperne di più. Ci sono ragazzine di quindici anni che snocciolano nomi chimici di attivi neanche fossero nomi di boy band!

Partiamo dall'acqua: molte persone neanche si pongono il problema di quale acqua utilizzare. Ebbene, l'acqua usata dai laboratori delle aziende cosmetiche subisce numerosissimi passaggi di purificazione (dall'osmosi inversa fino all'esposizione sotto piastre UVA e UVB) volti ad eliminare il 99,9% della carica microbiologica. L'utente medio utilizza nel migliore dei casi l'acqua demineralizzata (NON priva di microbi!) e nel peggiore dei casi l'acqua del rubinetto, che proprio priva di batteri non è.
Proseguiamo con la preparazione del cosmetico stesso: in azienda avviene in un ambiente sterile, spesso sottovuoto, con macchine che continuamente controllano la temperatura e il pH del prodotto in modo da mantenerlo stabile; ancora una volta le condizioni sono ottimali, il cosmetico non subisce insulti ambientali né contaminazioni microbiologiche. L'utente medio lavora in cucina e spesso non usa guanti né strumenti sterili, sottoponendo il proprio cosmetico a chissà quali insulti, contaminazioni e via discorrendo, e se stesso a pericolosi effluvi che possono essere irritanti per le vie respiratorie. Alcuni addirittura assaggiano le materie prime ignorando che questo gesto potrebbe causare anche l'avvelenamento!

Un cocktail di impurità e batteri, in poche parole.
Infine, l'azienda confeziona il prodotto in un ambiente sterile utilizzando contenitori sterili creati appositamente per questa funzione e che spesso non contengono aria. L'utente medio spiattella il prodotto in un barattolino dove prima c'era la marmellata e tanti cari saluti. 


E non è tutto!
Nella maggior parte dei casi le persone che si avvicinano a questo mondo, poiché indottrinate dal web e quindi convinte che sia tutto "troppo troppo carino" e "troppo troppo buono", non sanno neanche perché si usa un conservante, e non lo mettono; non sanno perché si misura il pH, e non lo fanno; si limitano a schiaffare tot elementi in un barattolo, mescolare, e inscatolare. Non si pongono il problema di come possano reagire le materie prime tra di loro, di cosa possa causare un pH sballato sulla pelle o dei danni che possa fare la mancanza di un conservante o l'errata conservazione del prodotto. Ci sono persone che non sanno neanche che cosa voglia dire "0,5 gr", cioè che non hanno neanche le conoscenze matematiche di base. 


Perché il messaggio che viene è passato è che NATURALE E' BUONO e NATURALE E' FACILE per cui chissenefrega se la Niacinamide a pH 4,5 libera acido nicotinico che è tossico per la pelle, o se quel tonico contiene infuso di camomilla che poi si ossida e sballa il pH, l'importante è che sia fatto in casa e di conseguenza per questo motivo è INDUBBIAMENTE migliore del cosmetico brutto e cattivo acquistato.

No, no e ancora no. Non ci sto.
Autoprodurre è bellissimo, non lo metto in dubbio; la soddisfazione che regala è immensa, ogni volta che riesco a produrre uno shampoo sento le farfalle nello stomaco perché questa è la mia passione più grande. Ma io ci metto il cervello e il ragionamento in ciò che faccio. E mi pongo delle domande, mi chiedo PRIMA se le materie che sto accostando sono compatibili, mi informo, leggo, CHIEDO senza vergogna ammettendo la mia ignoranza in materia. Non so tutto, imparo piano piano, ma non mi arrogo l'appellativo di beauty guru né vendo libri riguardo lo spignatto perché non ho il diritto né le conoscenze per poterlo fare.
Certo, il mio percorso di studi mi ha dato la possibilità di acquisire un linguaggio scientifico di base, ma tutti con un po' di volontà potrebbero farlo.


Io non condanno affatto l'autoproduzione cosmetica, d'altronde sono la prima a spignattare tutti i prodotti che quotidianamente utilizzo nella mia beauty routine; condanno semplicemente, e ovviamente aggiungerei, l'autoproduzione senza criterio e senza ragionamento, senza basi, strumenti mentali e senza le dovute e opportune conoscenze non solo in campo scientifico ma anche in campo igienico. Molte persone infatti sottovalutano l'enorme quantitativo di microbi che un prodotto realizzato in casa porta al suo interno, se non realizzato con le dovute misure. 

Ciò che più mi spaventa è leggere sul web formulazioni di protezioni solari fai da te. Come ho scritto qui, NON si può affidare la propria salute ad una ricettina trovata su un sito! Un conto è una crema, uno shampoo, un balsamo che in fin dei conti il massimo che possono fare è irritare il cuoio capelluto e l'epidermide in generale se formulate male; un conto è ragionare con il sole e pretendere di spacciare come protezione solare un intruglio di olio, burro e mentolo per rinfrescare rischiando di mandare lo sfortunato utente all'ospedale con ustioni di vario grado.
Sono allibita, sconcertata e impaurita.


Da qui mi sorge spontanea una domanda: un cosmetico autoprodotto è davvero migliore di uno realizzato da un'azienda cosmetica?
Ragioniamo un attimo: il cosmetico prodotto da un'azienda subisce una serie di procedimenti (challenge test, patch test...) volti ad appurarne la stabilità nel tempo, l'affidabilità, il reale funzionamento, la pericolosità per l'epidermide e la carica batteriologica; inoltre, come ho già scritto sopra, in virtù delle leggi che fortunatamente tutelano il consumatore, tali cosmetici sono realizzati seguendo norme ben precise di buona fabbricazione e di igiene, in ambienti puliti (nella maggior parte dei casi sterili), inoltre sono formulati da un'equipe di esperti, di persone che hanno studiato anni e anni la materia e che hanno esperienza nel loro campo. 
Un cosmetico fatto in casa, in cucina, da una persona che non sa neanche cosa vuol dire "gelificante", può competere con questo livello di professionalità? Assolutamente no.
E allora siamo davvero sicuri che sia meglio spalmarsi sul viso un concentrato di batteri e sostanze davvero pericolose (perché maneggiate da persone non esperte in questo campo) piuttosto di una crema contenente paraffine e siliconi?


Addirittura sul web si leggono "formulazioni" in cui si consiglia di aggiungere al composto una trentina di gocce di olio essenziale, ignorando quanto questo possa essere pericoloso per la salute del consumatore; spesso infatti si pensa che l'olio essenziale serva solamente a dare un profumino buono al composto, quando invece è un concentrato di molecole chimiche con una specifica funzione, molecole altamente irritanti se applicate sopra una certa dose. Non dimentichiamo che gli oli essenziali, se ingeriti, possono portare alla MORTE, nonostante ciò sul web si leggono ricette in cui vengono applicati acriticamente e a iosa.
Ho letto pure un commento in cui una nota youtuber consigliava di aggiungere "qualche goccia" di olio essenziale di tea tree ad uno shampoo per renderlo magicamente antiforfora, tralasciando di specificare il numero di gocce (perché forse neanche lei lo sapeva!) e di sottolineare che prima di utilizzare un olio essenziale è sempre bene testarne una goccia sulla propria pelle per vedere se compaiono irritazioni o reazioni cutanee. 

Siamo alla frutta.

Non tutti gli spignattatori sono degli ingenui inesperti, il mio non vuole essere un discorso per generalizzare, non posso fare di tutta l'erba un fascio; esistono infatti tantissime formulazioni di autoproduzione sul web validissime e che possono tranquillamente competere con un cosmetico professionale. Non metto in dubbio che ci siano tantissimi spignattatori che realizzano dei veri e propri gioielli nelle proprie cucine. D'altronde anche io ogni giorno cerco di migliorare il mio operato in modo da crescere e creare dei cosmetici sempre più competenti.
Il mio discorso però riguarda la maggioranza degli utenti che si rivolgono all'autoproduzione, persone a cui i negozi di materie prime non dovrebbero vendere gli attivi se non dopo aver fatto loro un bel corso di chimica, fisica e matematica di base.


Cosa ne pensate? 

Giudicate e fatemi sapere.

16 commenti:

  1. Non ho capito scusami, prima fai un poema sul fatto che tu non crei da sola i cosmetici e poi qui nel sito trovo scrub fai da te ecc...
    Io non mi intendo di queste cose quindi non pretendo di saperne più di nessuno! Però andando di logica penso: come fanno dei prodotti naturali a fare male?una volta constatato di non essere allergica a determinati ingredienti perché non utilizzare creme fai da te ecc...?
    Poi mi chiedo: come facevo le persone prima che inventassero certi prodotti? i cosiddetti "rimedi della nonna" hanno sempre funzionato.
    Per quanto riguarda il discorso dell'acqua, con cosa ci laviamo tutti i giorni? quindi il discorso non ha molto senso. Mi sembrano solo tante parole contro persone che stanno avendo visibilità e che fanno cose utili, almeno per me. Invece pare che ci siano persone come te che vogliono sottolineare e portare in alto persone qualificate che hanno studiato anni e anni, e lavorano in aziende conosciute. Certamente tanto di cappello per queste persone, ma forse è solo un modo per giustificare il tanto studio fatto per arrivare a lavorare per aziende commerciali, anche importanti, e la rabbia nel vedere che arriva una ragazza estroversa, che sa comunicare e che per passione si dedica a fare da sola i prodotti di bellezza, e tantissime ragazze la seguono come fosse una divinità (esagero)!ovviamente mi riferisco a Carlitadolce. Non è Dio e anche lei può sbagliare, ma so che è un tecnico di laboratorio, quindi non mi sembra giusto criticarla come fosse una bambinetta che non sa di cosa parla! Poi ognuno è libero di provare le sue "ricette" (ognuno può chiamarle come vuole e non si può criticarle anche questo) e poi vedere se davvero funzionano e se ci sono miglioramenti! Se poi ci sono persone che la seguono da qualche anno e continuano a seguire i suoi consigli ci sarà un motivo suvvia! Leggo sempre tanti commenti del genere, ma NESSUNO che dica di aver provato a fare le sue "ricette" e che afferma di essersi trovato male, NESSUNO! Questo fa pensare!

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    1. Allora, chiariamo una cosa: io non ho MAI detto che non mi produco in casa i cosmetici, tutt'altro. Io lo faccio e non l'ho mai negato. Quindi sul primo punto mi dispiace ma avresti dovuto informarti meglio.
      Inoltre, più volte ho sottolineato la differenza tra i "rimedi della nonna" e i cosmetici veri, come una crema: non c'è niente di pericoloso nel prepararsi uno scrub con miele e zucchero, mentre invece è pericoloso preparare un tonico contenente Niacinamide e portare il pH a 4,5 senza sapere che la Niacinamide a quel pH libera acido nicotinico, che è TOSSICO. Ti ho riportato questo esempio perché Carlita ha fatto proprio un video al riguardo per il quale è stata fortemente criticata poiché nella sua faciloneria e approssimazione si è scordata di dire questo piccolissimo e pericolosissimo dettaglio. Sai perché non hai mai letto di qualcuno che si è trovato male con le sue "ricette"? Perché lei banna le persone che la criticano e elimina i commenti negativi, perché non è in grado di accettare il confronto. Ci sono pagine e pagine su Fb che hanno raccolto gli screenshot di commenti di ragazze che hanno provato le sue ricette e si sono trovate malissimo, per esempio perché lo shampoo dava loro prurito o perché il suo Brufolo Kill aveva causato una bruttissima irritazione sulla pelle, ma guarda caso sotto i post del suo blog e sotto i suoi video questi commenti sono spariti del tutto.

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    2. Vedi, Carlita ha ragione di esistere perché siamo in un paese in cui la visibilità conta più della professionalità: hanno inculcato nella testa delle persone il concetto per cui "naturale = sicuro" ma forse non hai capito che anche la Cicuta è naturale, anche la Digitale è naturale, e sono mortali. Naturale non è sicuro per il semplice motivo che causa REAZIONI e ALLERGIE non prevedibili. Bene, è giusto prima assicurarsi di non avere allergie, come dici giustamente tu, ma sai dirmi che cosa succede se unisco l'acido zelaico con la Niacinamide? Probabilmente non lo sai, e neanche io lo sapevo prima di studiarmi le schede tecniche dei principi attivi, ma l'ho fatto e quindi evito di mettere insieme due o più materie prime che potrebbero causare delle reazioni veramente pericolose per la pelle. Ma questo lo so per lo STUDIO, non per la pratica diretta sulla mia pelle. Dietro la parola "naturale" si nasconde un mondo che neanche immagini: ti ho già portato l'esempio della cicuta e della digitale, parliamo allora del mirtillo rosso che nelle persone con difficoltà di coagulazione può causare emorragia.. ce ne sarebbero mille di esempi di sostanze naturali pericolose, non sto qui a farti la lista della spesa ma ti invito a fare una ricerca per curiosità personale.

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    3. Per formulare e realizzare un cosmetico non basta aver visto un video, bisogna aver studiato la chimica, la fisica, la matematica: credo di averlo ripetuto mille volte nei miei post, eppure ci sono ancora persone, come te, che non capiscono che i cosmetici sono PERICOLOSI perché si tratta di SCIENZA non di cose "troppo troppo carine" e "troppo troppo belle"! Ci vuole professionalità, serietà, studio. Carlita ha solo fatto un mucchio di soldi con dei video dai quali io ho imparato molto, ma una volta che mi sono comprata dei libri e ho cominciato a studiare ho capito la quantità di cavolate, di sfondoni e di inesattezze che diceva. Io non mi fiderei MAI E POI MAI da utilizzare una crema fatta da una persona che non ha studiato e segue i video di un fenomeno mediatico il cui scopo nel far video è solo quello di fare visualizzazioni e soldi: chi me lo dice che la persona che mi ha preparato quella crema abbia seguito le basilari norme igieniche? Chi me lo dice se ha messo un conservante all'interno del cosmetico? Se ha misurato il pH? Se ha considerato tutte le interazioni tra le materie prime? Chi mi dice che ciò che sto per spalmarmi sul viso non mi crei un'ustione? Va bene, tu allora mi dirai: bene, la crema me la preparo io da sola seguendo una ricetta già pronta. E io ti rispondo: sai cosa è un emulsionante e come funziona? Sai cosa è un conservante? Sai come si misura un pH? Sai come si moltiplicano i batteri? Sai che se metti a sciogliere il behentrimonium chloride (il condizionante usato da Carlita - e anche da me - nei balsami) e poi lo respiri rischi di bruciarti le vie aeree? Sai che se tocchi la Niacinamide (una vitamina NATURALISSIMA) e poi ti tocchi gli occhi rischi di bruciarteli?

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    4. Sai che se non hai lavato più che bene i contenitori con cui lavori il tuo prodotto sarà contaminato da microrganismi e nel giro di pochi giorni sarà terreno fertile di muffe e funghi che potenzialmente ti spalmerai sulla pelle? Sai che se usi la Vitamina C pura nel giro di un paio di giorni si sarà degradata e il tuo prodotto sarà completamente ossidato e da buttare? Sai che se l'acqua che usi è venuta a contatto con una parte del tuo corpo (anche un capello o un pelo) si è contaminata di microrganismi che andranno a rovinare il tuo prodotto? Sai che una concentrazione del 1,5% di fragranza in un deodorante può ustionarti le ascelle? Sai che gli infusi di piante si ossidano nel giro di poche ore e quindi è totalmente inutile utilizzarle in un cosmetico? Sai che se prepari uno struccante occhi bifasico (ricetta di carlita, per esempio, con la quale mi trovo molto bene eh) e al posto dell'olio di riso metti l'olio di ricino finisci all'ospedale con danni agli occhi? Sai che se metti qualche goccia di olio essenziale di limone in una crema per il viso estiva rischi che le macchie residue dai brufoli si trasformino in cicatrici perenni? Sai che molte persone credono che il Capric Capryl Trygliceride sia un tensioattivo mentre invece è un olio e il tensioattivo è il Capric Capryl Glucoside? Sai che alcune persone pretendono di alzare il pH aggiungendo al composto acido lattico, dimostrando quindi di ignorare le basi della chimica e il significato di pH? Sai che l'elastocell (attivo antiage molto usato da Carlita, ma lo uso anche io) a pH inferiore a 5 libera sostanze tossiche? Sai che se non conservi bene il Carbopol Ultrez nel giro di pochi giorni te lo troverai tutto appallottolato e sarà da buttare?

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    5. Ecco ti ho fatto solo una piccola lista di esempi di dettagli non trascurabili ma che comunemente vengono ignorati.
      Ti sembra sbagliato esaltare persone che hanno studiato una vita per produrre questi cosmetici? Ti sembra sbagliato criticare un fenomeno da baraccone che fa soldi sparando cavolate sul web?
      Siamo in Italia, quindi la risposta è sì, ti sembra sbagliato, perché qui il fenomeno anomalo è la serietà e lo studio, mentre la faciloneria e l'approssimazione sono all'ordine del giorno.
      Se avessi letto meglio e compreso il senso dei miei post avresti capito che io non provo rabbia nei confronti di chi ha fatto soldi con YouTube, ma delle persone che grazie a questi fenomeni mediatici hanno stuprato barbaramente una SCIENZA (S-C--I-E-N-Z-A, tanto per ribadire il concetto) paragonandola a una "ricetta" da cucina (e sì cara mia è sbagliato chiamarla ricetta perché è una formulazione tale e quale a quella di un farmaco, non una torta o un budino), a un qualcosa a cui tutti si possono approcciare tanto "non fa male". La maggior parte della gente non sa cosa sia il pH, cosa sia un'emulsione, cosa sia un tensioattivo, cosa voglia dire anionico, anfotero, cationico... perché queste persone non hanno MAI studiato chimica.

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    6. Cosa c'entra il discorso dell'acqua? Ma ti pare sensato paragonare l'acqua che beviamo con l'acqua che utilizziamo nella produzione di cosmetici? Dov'è il senso logico della tua frase? Forse non hai presente come funziona la moltiplicazione e la replicazione batterica (altro punto su cui questi fenomeni mediatici buttano fango, mai una parola spesa a parlare di muffe, funghi, differenza tra conservanti batteriostatici e battericidi....) ma quando metti un'acqua zeppa di batteri (come l'acqua che beviamo, se non lo sapessi) all'interno di un cosmetico, lo puoi buttare entro due giorni. Forse non sai quale tipo di acqua viene utilizzata nelle aziende, ma so per esperienza diretta che non è affatto quella che utilizziamo nell'autoproduzione, ma si tratta di un'acqua PURA al 99,9% che chi spignatta se la sogna.
      Cosa c'entra il fatto che sia tecnico di laboratorio? E che sia estroversa? Il fatto che sia laureata come tecnico di laboratorio le dà le stesse conoscenze cosmetologiche di uno spazzino, un infermiere, un giardiniere e un giornalista: nessuna conoscenza. Se tu mi avessi detto che ha un master e un dottorato in cosmetologia mi sarei zittata e avrei rimangiato tutto, ma così non è: non ha alcuna conoscenza riconosciuta pubblicamente in questo campo. Ha "studiato" nei libri di cosmetologia come la maggior parte degli spignattatori (me compresa!) ma da qui ha dire che siccome ha una laurea allora non è sprovveduta ci vuole coraggio. Ti invito a fare un giro sul Forum di Lola per vedere come viene trattata (come una bimbetta, esattamente) da persone molto ma molto più esperte di me in cosmetologia proprio per gli sfondoni che tira e le cavolate pazzesche che dice nei video (come quella di utilizzare un detergente intimo a pH 3,5 per lavarsi il viso o quella secondo cui i siliconi sono la causa dei pori dilatati.......ma per favore.......). Estroversa? Dovrei essere arrabbiata perché è estroversa? Perdonami ma non capisco il senso del tuo ragionamento. Se avessi una minima conoscenza dell'argomento, cioè della cosmetologia, rimarresti indignata non per il suo carattere, ma per il suo approccio sbrigativo, burlesco, non-serio, non-professionale e approssimativo alla materia, più che delicata.

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    7. Vedi, c'è più chimica nella cosmetologia di quanto ci si immagini. Lei ha reso tutto questo un gioco "troppo troppo carino". Lei ha trasmesso il messaggio per cui non importa studiare, basta seguire ciecamente le sue ricette e verrà tutto alla perfezione. Sai, all'inizio anche io la seguivo e ammetto tranquillamente che la passione per questo argomento mi è nata proprio grazie a lei; ma quando feci il suo deodorante e non misurai il pH (perché lei non lo fa nel video, e io ero così sciocca e ingenua da seguirla religiosamente) e mi "ustionai" le ascelle mi ricredetti. E cominciai a studiare. E capii che il pH non è uno scherzo, che la Niacinamide non è uno scherzo, che gli oe a concentrazione maggiore dello 0,2% non sono uno scherzo, che l'urea non è uno scherzo, che l'acido glicolico non è uno scherzo... e invece ci sono persone che maneggiano attivi come fossero caramelle, senza la benché minima conoscenza dell'argomento. Questo oltre ad essere sbagliato è altamente pericoloso.
      In conclusione: no, un cosmetico autoprodotto non è più sicuro di un cosmetico prodotto da un'azienda per mille ragioni che ho già scritto nel post e che se vorrai comprendere le comprenderai, altrimenti... ognuno per la sua strada.
      Ti ringrazio comunque per il tuo intervento.

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    8. p.s. perdonami gli errori grammaticali ma ho scritto in fretta e solo ora rileggendo li ho notati.. :/

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  2. Oli essenziali che possono portare alla morte se ingeriti? vuoi dire senza diluirli in acqua? perchè l'olio tea tree ad esempio, certo che si può ingerire!Sono ancora viva!

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    1. Io fossi in te non andrei così sicura nell'ingerire un olio essenziale, perché è ricchissimo di molecole chimiche, quindi ha un'altissima concentrazione di sostanze che sono potenzialmente dannose. Di sicuro l'ingestione pura proprio per questi motivi non è consigliata, come si legge in molti trattati di cosmetologia, mentre un'ingestione diluita (come dici tu in acqua, per esempio) è comunque più sicura, sebbene io rimanga del parere che queste sostanze debbano rimanere lontane dall'apparato digerente...

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  3. Comunque Carlita il ph lo misura e consiglia a tutti di farlo.

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    1. Veramente no, in moltissimi video non lo misura e in alcuni dice pure "non c'è bisogno che lo facciate perché l'ho già fatto io per voi". Guardati bene i video e lo vedrai da sola :)

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  4. - spugne
    - tavolette anticalcare
    - mister muscolo
    - carta igienica

    Sara, ho letto il tuo articolo con immenso interesse e sono d'accordo su tutto, assolutamente su tutto. Anche io come te circa due anni fa sono capitata sul canale youtube di Carlita: puoi immaginare le conseguenze. Pensavo di aver scoperto l'acqua calda, vedevo il mondo del bio come un mondo in cui non sarebbero più esistiti brufoli e punti neri, vedevo la stessa Carlita come una divinità, volevo cominciare a 'spignattare' perché sembrava tutto così bello e facile. Piano piano mi sono ricreduta, girando sul web, leggendo molti post di Lola, leggendo ragazze che come te si sono ribellate. Beh, che dire? A distanza di due anni ho capito che il
    mondo della cosmetica è complicatissimo e accessibile solo a chi studia. Proprio per questo ho deciso di iscrivermi a CTF ( chimica e tecnologia farmaceutica)! Finiti i cinque anni ho il sogno di fare un mater in scienze cosmetologiche.
    Grazie di aver scritto questo bellissimo articolo.

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  5. Che bello leggere post del genere! La penso esattamente come te in tutto e per tutto. Sono una studentessa in Farmacia e a breve inizierò la tesi in Chimica dei prodotti cosmetici e dallo studio della sola materia posso assicurare che la cosmetica è molto molto molto di più di quello che troviamo sul web. Come detto da te è in primis una SCIENZA: biologia, anatomia, chimiCa generale, chimica inorganica, chimica analitica, chimica organica. Bisogna conoscere sì le sostanze che andiamo ad utilizzare e quindi i loro effetti ma anche la pelle, gli annessi cutanei, conoscere i vari strati che li compongono e su quali di essi agire per ottenere un determinato effetto.
    E sono d'accordissimo con te quando dici che il termine NATURALE non ci garantisce la sicurezza al 100%, anzi...tutt'altro! (ottimo l'esempio della digitale!).

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    1. Ciao, sono contenta che sempre più presone si rendano conto di questa cosa! Naturale non è necessariamente sinonimo di sano, basti pensare alla tetradotossina, un veleno molto più potente del cianuro che si trova nel pesce palla che nei Sushi Bar viene consumato abitualmente: se il cuoco non è più che esperto nella preparazione del pesce, chi lo mangia finisce direttamente al creatore, senza neppure passare dall'ospedale. Eppure, come vedi, è tutto naturale ;)

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